sabato 31 dicembre 2016

Step 21 - I protagonisti

La diffusione del Fiordaliso come simbolo di eleganza la si deve anche a Guglielmo I, imperatore tedesco e Re di Prussia. Esso, infatti, scelse il fiordaliso come emblema della sua casata, poichè questo fiore era caro alla sua memoria. Costretto a fuggire da Napoleone, sua madre faceva giocare i bambini intrecciando coroncine di Fiordalisi.

Step 20 - I colori della moda




             



Blu fiordaliso, inconfondibile, delicato come un sogno, quello dell’alta moda: è il colore preferito di Renato Balestra quello del fiore da sempre molto amato per la forza delle tinta e la leggerezza della forma. E’ la corolla selvatica, amica dei campi di grano e dei papaveri rossissimi, collezione 2013, che ha sfilato a Roma. La nuova collezione intanto sfodera il colore prediletto dal couturier: Balestra ha il suo blu. Un colore che nelle nuove proposte viene contrapposto solo al bianco. Ma quelli esibiti nella preziosa collezione non sono certo mise per il quotidiano. “L’alta moda non dev’essere per tutti i giorni ma deve far sognare. Questo è il suo compito”. L’abito-fiordaliso, simbolo della collezione, è lungo, in cady bianco, con corpetto bouquet di petali di fiordaliso di chiffon, profilato di paillettes blu attorno ad uno spacco laterale ‘assassino’, che sale fino all’inguine.

BIOGRAFIA:
Nasce a Trieste nel 1924, in una famiglia di architetti e ingegneri. Avviato agli studi di ingegneria civile, fin dall'infanzia ha però coltivato la pittura e la musica dedicando al pianoforte diverse ore della giornata. Fino all'ultimo anno di frequentazione della facoltà di ingegneria non si era mai occupato di moda e soltanto una scommessa tra amici lo portò a disegnare un modello; il disegno fu così apprezzato che spedito, a sua insaputa, a Milano e ricevette il sorprendente invito a collaborare ad una collezione di Alta Moda. Da qui parte la sua scalata verso il successo nella moda.

Step 19 - Anatomia di un colore

Ciao a tutti, io sono l'azzurro fiordaliso, molti potrebbero confondermi con un mio coetaneo: L'azzurro. Ma io sono azzurro FIORDALISO, ho origini antiche, infatti la mia storia ha molte varianti. Una in particolare mi vede protagonista nella mitologia greca, dove infatti, salvai Chirone, ferito accidentalmente ad un piede da una freccia avvelenata tirata da Ercole. Da qui derivano le mie proprietà in campo medico: astringente, antiinfiammatorio, effetto diuretico, aiuto a curare la tosse e posso essere un collirio astringente per gli occhi arrossati se trattato con acqua distillata. Il mio colore ha anche il grande merito del colore azzurro che, non sarà astringente, ma fa bene agli occhi e al cuore. Oltre che all’umore. Sotto l'aspetto cognitivo sono un colore leggero, elegante, dolce e molto, molto sensibile, ne è la prova infatti il mio largo utilizzo nel mondo della moda, specie nel mondo delle spose, che spesso mi scelgono come colore re dei loro lunghi abiti bianchi...

Step 18 - Le arti pittoriche



Cornflowers 45
Ledent Pol
Dettagli:
2012-04-23
50 cm X 40 cm (19.5 in X 15.6)
olio su tela

http://www.dailypainters.com/paintings/226022/Cornflowers-45/ledent-pol



Vorrei aggiungere un altro dipinto, dove l'azzurro fiordaliso non è protagonista, contrariamente a quanto lo step richiedesse, ma dove è il dettaglio che incuriosisce. Esso mi fa capire che anche un semplice dettaglio può primeggiare rispetto a litri di altri colori.


"Young Man with Cornflower", oil on canvas, 39.0 x 30.5 cm,
June, 1890. Private collection, Dallas, USA.


Step 17 - Brevetti

Nel 1985 fu registrato questo prevetto, pubblicato poi nel 1988. Si tratta di una soluzione per il trattamento dei capelli e della pelle, che contiene, sotto forma di particelle, il risultato della polverizzazione di alcuni vegetali, tra le quali compare anche il FIORDALISO uniti da un agente di coesione.

Inventori
Jean-Francois Grollier, 
Josiane Allec, 
Chantal Fourcadier, 
Georges Rosenbaum, 
Patrick Darmenton,

Assegnatario
L'Oreal

venerdì 30 dicembre 2016

Step 16 - nel design

In questo post vorrei discostarmi dal concetto di design come oggetto semplice e funzionale. Analizzerò quindi un'icona che ha reso l'azzurro e l'arancione un colore leggendario nel mondo dei motori, vale a dire l'intramontabile Porsche 917k marchiata GULF



"Accostare senza tremare due colori come l’azzurro e l’arancione vuol dire avere coraggio, vuol dire avere il pelo sullo stomaco. Vuol dire azzeccare una combinata che resterà, immutata, nella storia: impossibile da replicare, impossibile da emulare. Stiamo parlando dei colori che caratterizzavano le auto sponsorizzate dal marchio Gulf, e più precisamente delle Porsche 917k che furono dei veri e propri sogni motoristici negli anni 70. Una di loro, così colorata, fu la macchina guidata da Steve McQueen nel mitico film Le Mans, icona assoluta del genere. Erano macchine di una bellezza senza tempo. E le loro livree, con quella strana abbinata di colori, quando sfrecciavano in pista arricchendo di azzurro e arancio gli sguardi appassionati dei tifosi tutti, facevano innamorare il mondo intero. Azzurro tenue a dominare. Arancio a sottolineare i profili. Eleganti macchine da velocità. Capolavori a 12 cilindri e 560 cavalli. Roba che può stare tranquillamente in un museo, al cinema o a Le Mans, per l’appunto. Sabato e domenica, quando sentirete parlare della 24ore di Le Mans, ricordatevi che ci sono due colori, su tutti, a rappresentare questa gara: l’azzurro e l’arancione. Perché così ha stabilito la storia."


Per approfondire:
 http://www.sportfair.it/2016/06/auto-alla-scoperta-del-marchio-gulf-la-storia-fatta-a-Colori/387080/#iDhby8G3ep3ESTtL.99

Step 15 - pubblicità

L'azzurro fiordaliso viene utilizzato per conferire eleganza e raffinatezza, questi manifesti ne sono l'esempio:





1967 Corning Ware catalog, lists Blue Cornflower and All White for an elegant table.


May 1973 Corning Ware advertisement


Step 14 - Chimica

Come già accennato nello step 6 il Fiordaliso possiede dei principi attivi, che sono:
- flavonoidi sono dei composti polifenolici metaboliti secondari delle piante. Sono principalmente idrosolubili, sono di solito presenti nella pianta come glicosidi e nella stessa pianta un aglicone può esistere in combinazione con diversi zuccheri. Si conoscono attualmente più di 4000 glicosidi dei flavonoidi e più di 1800 agliconi appartenenti a questa classe. l termine è completamente interscambiabile con bioflavonoidi, nome con il quale sono comunemente conosciuti questi nutrienti. Talvolta vengono raggruppati con la denominazione vitamina P.

I

Gli antociani (dal greco anthos = fiore, kyáneos = blu) o antocianine sono una classe di pigmenti idrosolubili appartenente alla famiglia dei flavonoidi.

Step 13 - comics

Amore di lontano (2016), di Alessandro Martoza Martorella (1990)


Intervista apparsa su ALIAs, il manifesto, sabato 15 ottobre 2016:

"Ci sono autori di cui tutti parlano bene senza riuscire a parlarne bene abbastanza. Quando si tratta di autori giovani, la questione è ancor più complicata. Martoz, al secolo Alessandro Martoz Martorelli classe 1990, si era imposto all’attenzione del fumetto italiano già lo scorso anno con Remi Tot in Stunt (MalEdizioni, 2015) e pubblica adesso con Canicola il suo secondo romanzo grafico, “Amore di lontano”, facendoci ripiombare nello stesso  problema: come parlare di un autore ventiseienne che per compiutezza di stile, capacità narrativa, espressività e cultura svetta nel panorama della narrazione illustrata nostrana. Il suo nuovo, densissimo e sorprendente romanzo,[..], è un poema epico-erotico sospeso nel tempo tra la seconda crociata e un eterno presente, una storia tenuta insieme dalla forza di un sogno e dalla spinta dell’amore. Ne abbiamo parlato con l’autore a Treviso, dove ha vinto il Premio Boscarato come Miglior autore rivelazione."
"Ciò che lega le due storie è la ricerca, una vera quest cavalleresca. Che ruolo ha l’amore in questo senso? Quali accezioni del più alto sentimento esplori con la tua storia? Il fiordaliso è legato a questa tensione?
Il fumetto non è autobiografico, tuttavia mi è piaciuto riflettere sull’immensa poligamia che ci bussa nel cuore. Come in “Le passanti” di De André: Jaf ama tutte le donne che incontra, con sentimento viscerale, sincero. Egli dà tutto se stesso, perché ha solo questo: può solo amare, senza alternativa. Mi capita di innamorarmi di ogni passante, il che rende la vita impossibile. Non che senza questo amore l’esistenza sia meno assurda. Il simbolo del fiordaliso è fondamentale: un fiore blu in omaggio all’omonimo romanzo di Raymond Queneau. Il fumetto è pieno di simboli, quello del fiore rappresenta l’amore lontano, quel mistero che vive nel nostro cuore. Finché non sveliamo quel mistero non smetteremo di innamorarci. Il fiore blu, dunque, non va colto."



https://quattrononi.wordpress.com/category/fumetto/

martedì 29 novembre 2016

Step 12 - In Cucina



In cucina il Fiordaliso non la fa da padrone ma non è certo velenoso. Non ha un gran gusto per cui spesso si limita a fare da riempitivo quando si serve in tavola un mix di altre erbe più gustose che risultano da sole un po’ scarse in volume. A fine cena, il Fiordaliso torna a farci compagnia nella composizione di amari di erbe digestivi, grazie alle proprietà spiegate in un precedente post.






Un esempio di utilizzo del fiordaliso in cucina è però la crostata al limone e fiordaliso. E' una crostata dal sapore delicato e dal fresco profumo di limone e fiordaliso. Nasce dalla sperimentazione con i profumi, provando accostamenti diversi, talvolta audaci, talvolta più delicati come nel caso della crostata al limone e fiordaliso. Uno strato di frolla friabile nasconde l’intenso profumo della marmellata di limoni addolcito dalla crema al fiordaliso.

Step 11 - Un documento


 

"Il viso di Maia - accidenti alla sua pelle chiara! - si riscaldò, diventando probabilmente più rosa delle rose applicate sulle spalle del suo vestito color azzurro fiordaliso. Infatti, non erano mai stati presentati formalmente, ma lei sapeva bene chi fosse l'uomo alto e imponente la cui semplice presenza a qualunque evento sociale induceva gran parte delle donne a strizzarsi nei corsetti per poterlo vedere... Benchè assai poche avessero il privilegio di parlare con l'orgoglioso, scortese conte."

Il marchio del diavolo
di Colleen Gleason
Collana: BLUENOCTURNE - n54, dicembre 2011.
ed: Harlequin Mondadori
Capitolo 1, pagina 7.


martedì 8 novembre 2016

Step 10 - Emblemi

La ricerca attraverso simboli, emblemi e loghi, del mio colore, mi sono imbattuto in due loghi in particolare:




il logo UNICEF ha fatto proprio un variante leggermente più scura dell'azzurro fiordaliso. Giustifico la scelta di questo colore in quanto è delicato, morbido e genera sicurezza, prerogative quasi vitali per ciò che l'UNICEF rappresenta.



Il logo "ASTON VILLA FOOTBALL CLUB" invece è rappresentato da un leone dorato su sfondo di colore "azzurro fiordaliso", quasi come se si volesse incrementare il valore nobile del leone e della stessa, che rappresenta la vittoria della Coppa dei Campioni nel 1982.

lunedì 31 ottobre 2016

Step 09 - L'abbecedario

A come "AZZURRO"
B come "BELLEZZA"
C come "CHIRONE"
D come "DOLCEZZA"
E come "ESTRATTO"
F come "FIORDALISO"
G come "GUGLIELMO I"
H come "HABITAT"
I come "INCANTESIMI"
L come "LEGGEREZZA"
M come "MITO"
N come "NINFA"
O come "OCCHIO"
P come "PIANTA"
Q come "QUALITA'"
R come "RADICI"
S come "SPORE"
T come "TOSSE"
U come ""
V come "VIVO"
Z come ""

Step 08 - La saggezza popolare

Per trovare dei semplici detti popolari ho dovuto espandere la mia ricerca al più generico "azzurro". Uno in particolare, pur trattando vari colori, valorizza l'azzurro stesso:

"l grigio si intristisce e butta acqua, il viola scappa al tramonto, il nero si fa nero, il rosso dura poco, il giallo brucia tutto... e l'azzurro costa caro! E a fare il cielo ce ne vuole... mica solo un tubetto!"

Inoltre si crede che... 
Le persone con l’occhio azzurro sono molto invidiate, perchè sono il prototipo di persona che spesso si cerca, perchè gli occhi azzurri sono visti come un pregio, come un qualcosa in più nell’aspetto! I Prosble sono molto gelosi delle cose che gli appartengono, per quanto riguarda il partner, invece, lo sono meno, perchè nutrono enorme fiducia nelle persone. Il loro difetto è che sono persone un po’ ingenue e sopratutto si innamorano facilmente! 
Esiste anche un’altra legenda, più storica che mitologica, riguardante il fiore di fiordaliso ed è legata allo stemma araldico del regno di Guglielmo I, re di Germania, vissuto al tempo di Napoleone. Narra la leggenda che Guglielmo I, fuggendo da una battaglia, giunse in un campo di grano, dove trovò sua madre che, per calmare i bambini che erano con lei, intrecciava piccoli mazzi di fiordalisi. Al suo ritorno a corte adottò, quindi, il fiordaliso come stemma. 
Secondo la tradizione popolare preparare distillati con i fiori di fiordaliso sarebbe un ottimo rimedio per le malattie degli occhi. 
Secondo la dottrina classica il fiordaliso guarisce dal morso venefico del serpente. 
Nella simbologia medievale il fiore assume l’immagine di Gesù che ha sconfitto il demonio (serpente). 
Nel linguaggio dei fiori e delle piante, invece, simboleggia la leggerezza e la dolcezza
Secondo la tradizione europea donare un fiordaliso vuol dire amicizia sincera. 
Secondo la dottrina classica il fiordaliso guarisce dal morso venefico del serpente. 
Secondo le tradizioni orientali se gli innamorati regalano alla donna amata un fiordaliso, è perchè vogliono esprimerle la speranza di ottenere felicità da lei. Rappresenta infatti la felicità nel linguaggio dei fiori ed è probabile che un riferimento tanto ambito gli derivi dal soprannome, spesso usato nei secoli scorsi, di "erba degli incantesimi". 


Step 07 - I colori nel cinema

L'azzurro fiordaliso nel mondo del cinema è riconducibile ai colori tendenzialmente freddi, i quali evocano, nello spirito dello spettatore, spesso sensazioni di smarrimento, di impotenza nei confronti della natura(The revenant), di sgomento, di perdizione (The truman show) e di ricordi infelici (Harry Potter), nonostante paradossalmente il colore ricordi il cielo, simbolo di libertà e serenità.

Esiste altresì un dettaglio particolarmente interessante nella pellicola "Batman Begins": una scena vede il protagonista Bruce Wayne alla ricerca di un particolare fiore di colore "azzurro", che si rivelerà avere proprietà chimico/mediche, conducendo Bruce a vivere momenti di allucinazioni e di amplificazione dei sensi, costringendolo a vivere e a vincere la sua paura più profonda: i pipistrelli, sancendo così un primo grande passo per la nascita di BATMAN. Geniali i collegamenti con il mito del Fiordaliso e di conseguenza delle sue proprietà "mediche".


Step 06 - I colori nella scienza

Il Fiordaliso nelle scienze lo si trova in campo medico, probabilmente questo deriva dal mito precedentemente trattato, in cui si raccontava di Chironte e di come si sia curato proprio grazie a questo fiore. 
Si sono quindi scoperte le sue proprietà curative:
- astringenti
- antiinfiammatori, 
- effetto diuretico 
- aiuta a curare la tosse
Andando sul piano più tecnico, i principi attivi del Fiordaliso sono:
- i flavonoidi, o bioflavonoidi sono composti chimici naturali, diffusi nelle piante superiori e particolarmente conosciuti ed apprezzati per le loro proprietà salutistiche.
- i antociani, il cui nome deriva dall'unione delle parole greche "antro kyanos" = fiore blu, sono pigmenti colorati presenti in diversi fiori e frutti comuni.

Uno degli impieghi più comuni di questa pianta è nel campo oculistico: può essere un collirio astringente per gli occhi arrossati se trattato con acqua distillata ma non fai da te. Nella pratica erboristica casalinga, invece, possiamo pensare di impiegarlo preparando un infuso se abbiamo bisogno ad esempio di un trattamento decongestionante e/o disarrossante alle palpebre e alle zone attorno agli occhi. Anche sulle mucose della bocca e della gola il Fiordaliso ha una azione antinfiammatoria, infatti lo si vede usato come blando rimedio per la tosse, come diuretico e come astringente intestinale. L’effetto astringente e antinfiammatorio, per la cronaca e per curiosità, sono da attribuire ai flavonoidi e agli antociani, questi ultimi hanno anche il grande merito del colore azzurro che, non sarà astringente, ma fa bene agli occhi e al cuore. Oltre che all’umore.
Si può usare il Fiordaliso anche come cosmetico ed immergersi in un bagno di acqua calda “condito” con fiori per pelli delicate e arrossabili. Se ci vogliamo limitare a lavarci la faccia, l’infuso resta un buon tonico astringente.

Fonti:

http://www.ideegreen.it/fiordaliso-fiore-71105.html#Q7OvKQYl7qBCIslC.99
http://www.my-personaltrainer.it/integratori/pectina.html

Step 05 - I colori nella musica

L' azzurro nella mente musicale ricorda subito il celebre pezzo di Adriano Celentano. Azzurro è un brano musicale inciso su 45 giri e inserito nell'album omonimo "azzurro", entrambi pubblicati nel maggio 1968 dalla casa discografica di proprietà dell'artista. La canzone è entrata subito nell' immaginario degli italiani, nonostante non appartenesse al genere tradizionale e melodico, ed è divenuta il pezzo più cantato all'estero, superando Volare e 'O sole mio.

Entrando nello specifico del mio colore, però, non posso non nominare Marina Fiordaliso, nota con il nome d'arte "Fiordaliso". Nata a piacenza il 19 febbraio 1956 è una cantante italiana di musica pop/rock e melodica. Non esiste un brano che abbia questo nome ma il suo primo album s'intitola proprio "Fiordaliso", ed è il suo primo album, pubblicato, per la prima volta, nell'autunno del 1983, su etichetta Durium, con questo titolo, e poi, in seguito al successo riscosso dall'artista al Festival di Sanremo 1984, con il suo pezzo più famoso, "non voglio mica la luna", ristampato subito dopo il Festival, proprio col titolo Non voglio mica la luna. A tal proposito propongo il testo completo di questo indimenticabile successo, al quale seguirà il link al video:

Vorrei due ali d'aliante 
Per volare sempre più distante 
E una baracca sul fiume 
Per pulirmi in pace le mie piume 
Un grande letto sai 
Di quelli che non si usan più 
Un giradischi rotto 
Che funzioni però 
Quando sono giù un po'. 

Non voglio mica la luna 
Chiedo soltanto di stare 
Stare in disparte a sognare 
E non stare a pensare più a te 

Non voglio mica la luna 
Chiedo soltanto un momento 
Per riscaldarmi la pelle 
Guardare le stelle 
E avere più tempo più tempo per me. 
Con gli occhi pieni di vento 
Non ci si accorge dov'è il sentimento 
Tra i nostri rami intrecciati 
Troppi inverni sono già passati 
Io vorrei defilarmi per i fatti miei 
Io saprei riposarmi ma tu 
Non cercarmi mai più. 

Non voglio mica la luna 
Chiedo soltanto di andare 
Di andare a fare l'amore 
Ma senza aspettarlo da te 

Non voglio mica la luna 
Chiedo soltanto un momento 
Per riscaldarmi la pelle guardare le stelle 
E avere più tempo più tempo per me


link youtube: https://www.youtube.com/watch?v=BGPd3lzI67Y

fonti: http://www.fiordalisoweb.it/home.html - http://www.clancelentano.it/index.php/it/

step 04 - i colori nel mito

                                         
Girolamo Donnini
(Correggio, 1681 – Bologna, 1743) 
Achille affidato al centauro Chirone
olio su tela, cm 91 x 141

La storia del fiordaliso ha molte varianti. Nella mitologia greca, Chirone, un Centauro figlio di Crono, era molto famoso per il suo animo nobile e saggio, nonchè per il suo talento nel tiro dell’arco, nella medicina, nella musica e nella profezia, divenendo per queste sue doti il maestro di Achille, di Esculapio e di Ettore. Ferito accidentalmente ad un piede da una freccia avvelenata tirata da Ercole, Chirone potè salvarsi solo medicandosi con la pianta del fiordaliso, le cui proprietà furono scoperte da lui proprio in quell’occasione.
                                          

Un’altra leggenda classica è legata al nome del fiore che nel mondo classico era noto come “Cyanus”, alludendo al suo colore azzurro. Cyanus era anche un devoto della dea Flora, grande ammiratrice dei fiordalisi. Un giorno Cynaus fu trovato senza vita in un campo di grano con accanto a sè una ghirlanda composta proprio da questi fiori. Flora addolorata e colpita dalla devozione del giovane, fece attribuire a quei fiori il nome di Cyanus come segno della sua riconoscenza.
Nelle antiche leggende religiose russe, il fiordaliso è il fiore di Basilio, un bel giovane che fu sedotto in un campo di grano da una bella ninfa che poi lo trasformò proprio in un fiordaliso.

martedì 18 ottobre 2016

Step 03 - I codici del colore

Vorrei iniziare la stesura dei codici del "azzurro fiordaliso" parlando prima dello stretto legame che vi è tra i colori e la cultura nella quali li si studia:
"Berlin e Kay studiarono il numero di nomi dedicati ai colori nelle diverse culture stabilendo che si può passare da un minimo di 2, chiaro e scuro ad un massimo di 11. Dimostrarono inoltre che man mano che si procede con la definizione di più colori lo sviluppo è omogeneo in tutte le culture, ad esempio dopo il chiaro e lo scuro si indica come colore il rosso, poi il verde e il giallo e così via fino a giungere all'arancione che è il colore definito in meno culture."
"La teoria dei due antropologi era che il numero di colori dipendesse dalla complessità della cultura, ma questa teoria venne criticata in quanto essi non consideravano che alle percezioni del colore erano legate delle sensazioni emotive e quindi la percezione del colore è legata alla cultura stessa. Al termine si lega quindi una connotazione, un alone di significati a seconda del contesto. Inoltre alcuni colori non vengono definiti se non associandoli al colore di un elemento naturale (es. "verde" diviene "foglia") così come accade quando noi definiamo un rosso come "ruggine". Inoltre dal rapporto fra colore e materia nascono due modi di interpretazione del colore, quali il "colore-qualità" nel quale il colore consente di qualificare la realtà, e di "colore-materia", nel quale l'artista è impegnato a creare un avvenimento nuovo."
In pratica però i codici colori si distinguono in:
HEX (esadecimale), #82COFF  (http://www.sitiwebgallery.it/blog/tabella-colori.php)

RGB (red, green, blue,) 171; 205; 239
E' un modello di colori le cui specifiche sono state descritte nel 1931 dalla CIE (Commission internationale de l'éclairage).

CMYK (Ciano, magenta, giallo, key black) 24;14;0;6  
La “K” in CMYK si riferisce a key (chiave), in quanto i sistemi di stampa che utilizzano questo modello usano la tecnologia Computer to plate(CTP), nella quale mediante una “lastra chiave” (“key plate” in inglese) si allineano correttamente le lastre degli altri tre colori (il ciano, il magenta ed il giallo appunto).

HSV (hue saturation brightness) 210°; 28%; 94%
"tonalitàsaturazione e luminosità", indica sia un metodo additivo di composizione dei colori, sia un modo per rappresentarli in un sistema digitale. Viene anche chiamato HSV da Hue Saturation Value (tonalità, saturazione e valore) o HSI da Hue Saturation Intensity (tonalità, saturazione ed intensità). È una variante del modello Hue Saturation Lightness (HSL).

giovedì 13 ottobre 2016

Step 02 - L'arcobaleno delle lingue del mondo

In questo post cercherò si proporre la traduzione di questo colore in più lingue del mondo possibile, aggiungendo, quando necessario, anche la traslitterazione fonetica:

Inglese: Blu cornflower
Afrikaansblou koringblomme
Albanese: lule misri blu
Amarico: ሰማያዊ የበቆሎ  (semayawī yebek’olo)
Arabo: ردة الذرة الزرقاء (raddat aldhdhurat alzzurqa')
Armeno: կապույտ տերեփուկ (kapuyt terep’uk)
Azero: blue cornflower
Basco: nabar blue
Bengalese: নীল কর্নফ্লাওয়ার (Nīla karnaphlā'ōẏāra)
Bielorusso: сіні васілёк  (sini vasiliok)
Birmano: အပြာ (aapyaar)
Bosniaco: plava
Bulgaro: синя метличина (sinya metlichina)
Catalano: blau blauet
Cebuano: asul nga
Ceco: modrá chrpa
Chichewa: buluu
Cinese: 蓝色矢车菊 (Lán sè shǐ chē jú)
Coreano: 푸른 수레 국화 (puleun sule gughwa)
Corso: turchinu
Creolo haitiano: ble flè mayi
Croato: plavi različak
Curdo: şîn
Danese: blå kornblomst
Esperanto: bluaj cejanoj
Estone: sinine rukkilille
Filippino: asul cornflower
Finlandese: sininen ruiskukka
Francese: centaurée bleue
Frisone: blue korenbloem
Gaelico scozzese: gorm cornflower
Galiziano: cornflower azul
Gallese: blawd corn glas
Georgiano: ლურჯი ღიღილოს (lurji ghighilos)
Giapponese: コーンフラワーブルー (Kōnfurawāburū)
Giavanese: cornflower biru
Greco: μπλε καλαμποκάλευρο (ble kalampokálevro)
Gujarati: બ્લુ કોર્ન ફ્લાવર (Blu kōrna phlāvara)
Hawaiano: uliuli cornflower
Hindi: नीले cornflower (neele chornflowair)
Hmond: xiav cornflower
Igbo: acha anụnụ anụnụ cornflower
Indonesiano: cornflower biru
Irlandese: cornflower gorm
Islandese: blár cornflower
Kannada: ನೀಲಿ ಕಾರ್ನ್ಫ್ಲವರ್ಗಳುಕನ್ನ (Nīli kārnphlavargaḷukanna)
Kazako: көк василек (kök vasïlek)
Khmer: ខៀវ cornflower (khiev cornflower)
Kirghiso: көк cornflower (kök cornflower)
Latino: hyacintho cornflower
Lettone: zils Rudzupuķu
Lituano: mėlynos rugiagėlių
Lussemburghese: blo cornflower
Macedone: сина cornflower (sina cornflower)
Malayalam: നീല കോൺഫ്ലവർ (nīla kēāṇphlavar)
Malgascio: manga cornflower
Maori: puru
Marathi: निळा कॉर्नफ्लॉवर (Niḷā kŏrnaphlŏvara)
Mongolo: цэнхэр (tsenkher)
Nepalese: नीलो कन्फ्लावर (Nīlō kanphlāvara)
Nervagese: blå kornblomst
Olandese: blauwe korenbloem
Pashto: آبي په پټيو کې
Persiano: نیلی
Polacco: niebieski chaber
Portoghese: cornflower azul
Punjabi: ਨੀਲਾ cornflower
Rumeno: albăstrea albastru
Russo: синий василек (siniy vasilek)
Samoano: cornflower lanu moana
Serbo: плави различак (plavi različak)
Sesontho: mala o moputsoa cornflower
Shona: bhuruu cornflower
Sindhi: نيري cornflower
Singalese: නිල් cornflower
Slovacco: modrá nevädza
Sloveno: modri glavinec
Somalo: cornflower buluug
Spagnolo: azul aciano
Sundanesse: cornflower bulao
Svedese: blå blåklint
Swahilli: bluu cornflower
Tagiko: cornflower кабуд (cornflower kaʙud)
Tailandese: ดอกไม้ชนิดหนึ่งสีฟ้า (Dxkmị̂ chnid h̄nụ̀ng s̄ī f̂ā)
Tamil: கான்ஃபிளவர் நீலம் (Kāṉḥpiḷavar nīlam)
Tedesco: blue cornflower
Telugu: నీలి కార్న్ ఫ్లవర్ (Nīli kārn phlavar)
Turco: mavi kantaron
Ucraino: синій волошка (syniy voloshka)
Ungherese: kék búzavirág
Urdu: نیلے ترنجی
Uzbeco: ko'k bo'tako'z
Vietnamita: hoa ngô đồng xanh
Yddish: בלוי קאָרנפלאָווער